Concluso domenica scorsa il Campionato del Mondo, la Formula 1 ha vissuto un’ulteriore giornata di test sempre sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, con tutte e dieci le squadre impegnate in pista con due vetture ciascuna.
Il programma è stato suddiviso in due parti. Una monoposto è stata riservata ai giovani piloti per acquisire esperienza al volante di una Formula 1 mentre sull’altra hanno girato i titolari, essendo dedicata specificamente ad un test di gomme.
Peraltro, in virtù del fatto che le mescole omologate per il 2024 sono le stesse usate quest’anno, nei fatti, questa seconda parte è stata sostanzialmente un’opportunità per cercare di ottimizzare il pacchetto vettura-gomme. I dati raccolti, anche grazie alla possibilità di montare sulle monoposto sensori supplementari rispetto alla configurazione standard utilizzata nei weekend di gara, saranno condivisi con Pirelli.
I giovani talenti in pista sono stati undici. La Williams è stata l’unica a suddividere la giornata in due parti: l’italo-argentino Franco Colapinto, quarto in F3 nel 2023, ha girato la mattina per poi passare il volante al britannico Zak O’Sullivan. Molti dei giovani piloti hanno bissato in questa giornata l’impegno nella prima sessione di prove libere di venerdì scorso.
È il caso di Robert Shwartzman con la Ferrari, di Oliver Bearman con la Haas, di Fredrik Vesti con la Mercedes, del neocampione della F2 Theo Pourchaire con l’Alfa Romeo, di Felipe Drugovich con l’Aston Martin, di Jack Doohan con l’Alpine, di Pato O’Ward con la McLaren oltre al già citato O’Sullivan.
Tra i piloti titolari erano presenti, invece, George Russell (Mercedes), Sergio Perez (Red Bull), Oscar Piastri (McLaren), Fernando Alonso e Lance Stroll (Aston Martin), Esteban Ocon (Alpine), Charles Leclerc e Carlos Sainz (Ferrari), Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo (AlphaTauri), Guanyu Zhou (Alfa Romeo), Alex Albon e Lodan Sargeant (Williams). La Haas non ha schierato nessuno dei due piloti che hanno corso nel 2023 ma ha affidato la vettura alla riserva Pietro Fittipaldi, che non è più classificabile come un rookie avendo disputato due Gran Premi, entrambi con la squadra americana.
Il miglior tempo in assoluto lo ha ottenuto Esteban Ocon in 1’24”393 mentre la palma del giovane più veloce se l’è aggiudicata Pato O’Ward (1’24’’662). Le temperature ovviamente sono state molto elevate: dell’asfalto si è mantenuta tra 25 e 44 gradi e quella ambientale tra 24 e 34 gradi.
I set di gomme da asciutto disponibili erano 10 per i titolari (un solo set per C1 e C2, tre set per C3 e C4, due set per C5) e otto set per i giovani (due set per C3, quattro set per C4, due set per C5).
In totale i giri percorsi sono stati 2184, così suddivisi in base alle mescole: 125 su C1 (6%), 138 su C2 (6%), 718 su C3 (33%), 942 su C4 (43%) e 261 su C5 (12%). Per dare un’idea della quantità di lavoro svolto in una singola giornata, lo scorso fine settimana sono stati percorsi 2681 giri, pari a 14158 chilometri.
La stagione in pista della Pirelli non è peraltro terminata ad Abu Dhabi: la prossima settimana, infatti, si svolgerà un test a Magny-Cours (Francia), dedicato allo sviluppo delle gomme da bagnato, realizzato in collaborazione con la Mercedes.