La “questione gomme” è sempre più grande in MotoGP: già con il discorso pressioni ci sono state diverse polemiche, ma la gara di questo weekend ha fatto assumere proporzioni ancora più grandi alla questione, soprattutto per i toni, un pò complottisti, diciamolo, di Jorge Martín al termine della gara su Michelin e i complotti Ducati.
Il pilota spagnolo, infatti, appena finita la gara ha dichiarato: “La gomma non andava e non ho potuto fare molto. Lo si è visto fin dal via: sono stato l’unico a pattinare al semaforo. Ho provato a riprendermi ma mi pareva di avere una gomma vecchia di quaranta giri e invece era nuova… Peccato che il Mondiale debba decidersi così. Mi sento come se a battermi fossero stati dei fattori esterni e non i miei avversari. Per me è una vergogna che il campionato si decida così. Non è lo stesso arrivare alla gara decisiva con una manciata di punti di ritardo oppure a ventuno a causa di una gomma difettosa. Dispiace che succeda dopo un’intera stagione di battaglia sportiva. È successo anche al mio rivale ieri ma… nella Sprint non è proprio la stessa cosa. Ora è tutto molto più difficile. Non mi era mai capitata una cosa del genere ed è strano che sia successo proprio qui, con una sfida così aperta. Non dico che qualcuno lo abbia fatto apposta ma… bisogna fare qualcosa”.
A queste dichiarazioni, Piero Taramasso, resposabile motorsport Michelin, ha ribattuto in questo modo:
“Sono stati 22 giri in un tracciato difficile con un nuovo asfalto. Così siamo arrivati qui senza informazioni. Viste le sollecitazioni e i consumi che si sono visti sulle gomme ieri, la maggior parte dei piloti hanno montato la hard sia all’anteriore che al posteriore. I tempi sono stati buoni, ci aspettavamo un ritmo di gara più lento e meno consistente. A riprova del fatto che le prestazioni siano state sorprendenti c’è il giro veloce di Enea Bastianini, effettuato all’ultimo passaggio. È stata una gara abbastanza positiva per noi, l’unica nota negativa riguarda la performance di Jorge Martín. Si è lamentato innanzitutto della gomma posteriore, ma poi anche dell’anteriore perché ha spinto molto sull’avantreno. Dobbiamo guardare i dati, perché ora come ora non è facile sbilanciarsi sulle gomme. L’unica cosa che posso dire è che abbiamo controllato la storia della gomma posteriore di Martín. È stata costruita in Francia e ha viaggiato direttamente fino a qui. Non è mai stata preriscaldata, quindi al momento non abbiamo altre indicazioni. Di sicuro guarderemo i dati incrociandoli con quelli del Team Pramac, e se avremo notizie informeremo Jorge Martín e tutti gli appassionati di MotoGP riguardo a ciò che è accaduto.”
Scriviamo che i commenti sono complottisti non per difendere Michelin, che ha senza dubbio un problema per quel che riguarda la costanza di produzione, questo è fuori discussione ed è anche evidente dal numero di episodi occorsi quest’anno.
Scriviamo questo perchè, innanzitutto, a Pecco Bagnaia sono capitati sicuramente più problemi relativi ai pneumatici Michelin rispetto a Jorge Martin nel corso della stagione 2023, a cominciare da sabato, ma ricordando soprattutto il GP di Catalogna e la spaventosa caduta a poche curve dall’inizio del Gran Premio. In quell’occasione, infatti, ha dichiarato “non so cosa sia successo, avevo poco grip dal warm up lap, ho solo dato una gran botta, un highside non normale. È molto difficile al momento individuare cosa sia successo, è stata sicuramente una caduta non normale e il grip che avevo dietro già dal warm up non era normale.” Già al venerdì il campione italiano aveva affermato che “non avevo feeling, ma è bastato cambiare gomma ed è tornato tutto a posto. Meglio che sia successo oggi piuttosto che domenica”. E solo per citare due casi occorsi a Bagnaia.
Inoltre, l’assegnazione dei pneumatici ai piloti MotoGP avviene tramite sorteggio. Prima di arrivare in circuito, infatti, ogni gomma viene siglata con un suo numero identificativo. Michelin prepara la locazione per il totale dei piloti in griglia, assegnando a ogni lotto un numero. Il file viene mandato al direttore tecnico che, il mercoledì, nell’ufficio dell’Irta, davanti a un rappresentante di ciascun team, effettua il sorteggio.
Non c’è, quindi, possibilità di dolo, né Ducati in questo caso può assegnare al team ufficiale una gomma e al team Pramac il pneumatico più scarso.
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