Gripdetective

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pubblicato il 29 / 01 / 2024

Rally di Montecarlo all’insegna delle gomme soft

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Il Campionato Mondiale Rally 2024 si è aperto a Montecarlo con una gara tesa e dall’esito incerto fino alla fine che ha avuto come protagonisti Thierry Neuville (Hyundai), il pluricampione del mondo Sebastien Ogier, il suo compagno di squadra di Toyota Elfyn Evans e le gomme P Zero da asfalto.

A prevalere tra i piloti è stato alla fine Neuville, mentre tra le gomme a fare la differenza è stata la versione soft delle P Zero, confermatasi versatile e affidabile in tutte le condizioni di gara, che contrariamente alle aspettative sono state per lo più asciutte.

Non è mancato il lavoro per le supersoft che hanno fatto la loro parte sulle superfici più umide e sui rari tratti che presentavano del verglas, mentre le specifiche invernali, sono rimaste per lo più nei bauli se non addirittura al service park.

Lo spostamento delle prove più a nord rispetto alle due ultime edizioni aveva fatto sperare in un Rally di Montecarlo tradizionale, con superfici innevate e ghiacciate, alternate a quelle umide e asciutte.

Le condizioni meteo e le temperature hanno però deluso le aspettative e hanno posto i piloti di fronte alla sfida impegnativa di trovare il grip su superfici che cambiavano non solo nell’ambito della stessa sezione, ma anche all’interno delle singole prove, dove su alcuni tratti c’è stato del verglas. Tenuto conto di tali condizioni la combinazione preferita di gomme è stata quella tra soft e supersoft, con prevalenza delle prime, in tutte le giornate di gara.

Le prove più impegnative per le gomme si sono rivelate le SS3 e 6 per l’abrasività e le SS5 e 8 per il “verglas”, che è costato molti secondi ad alcuni piloti.

Terenzio Testoni, Pirelli Activity Manager: “È stato un rally davvero molto interessante e combattuto sia nella top class che nel WRC2. La corretta strategia e gestione delle gomme è stata determinate, come del resto accade sempre a Montecarlo, anche se questa volta la scelta è stata limitata a due delle quattro specifiche a disposizione. Alla fine, direi che tutti i piloti sono stati molto bravi sotto questo punto di vista, tanto che quasi tutti sono arrivati alle prove della domenica con gomme soft nuove, benché fossero state le più utilizzate nel corso del week-end. Le P Zero SA Rally1 e le Ra7+B per le Rally 2 hanno svolto un ruolo di fatto da prime, anche se allocate in numero minore rispetto alle supersoft, confermando la loro versatilità e affidabilità, oltre che grande durevolezza. Per noi l’unico piccolo rammarico è il non aver avuto l’occasione di testare in gara l’evoluzione delle gomme chiodate, che avevamo sviluppato proprio per questo rally. Non mancheranno occasioni in futuro. Del resto, la nostra attività di sviluppo continuo non è solo a beneficio del WRC, ma di tutte le categorie di rally”.

Grande battaglia fino all’ultima prova speciale anche nel WRC2 nel quale si è imposto Yohan Rossel su Citroen C3 Rally2 davanti a Pepe Lopez su Skoda Fabia RS Rally2.

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